MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF è il blog del sito web www.lucagoerg.com
Gli articoli del blog sono frutto di una ricerca giornalistica costante, di ispirazioni e aspirazioni quotidiane, di racconti scaturiti da progetti lavorativi nell’ambito della comunicazione.
Sono ben accette, anzi auspicate, collaborazioni. Magari partendo proprio dal titolo del blog MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF e dalle suggestioni che possono scaturirne. È accolta qualsiasi forma espressiva.
Nei prossimi giorni saranno pubblicati i seguenti articoli:
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Chi è Majakovskij
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Chi è Virginia Woolf
E una serie di quattro puntate:
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MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF – puntata 1
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MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF – puntata 2
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MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF – puntata 3
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MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF – puntata 4
Perché MAJAKOVSKIJ CONTRO VIRGINIA WOOLF?
Majakovskij e Virginia Woolf sono figli della loro epoca: è l’inizio del secolo, la tecnica avanza e l’umanità si catapulta in un futuro di rivoluzioni e avanguardie. Eppure, i sogni di progresso sono circondati da una realtà cruda, dura, squallida. Una realtà antitetica rispetto alle aspirazioni contemporanee: guerre, pandemie, carestie, crisi economiche, diseguaglianza sociali.
I due autori sono diventati l’emblema del loro periodo, ciascuno nel proprio angolo di mondo. Nonostante ciò, entrambi gli scrittori esprimono, lungo tutta la loro esistenza, un malessere verso il mondo esterno e di conseguenza anche un malessere interno. Il dialogo mancato e l’insufficienza di stabilità portano a una frattura: Majakovskij, il 14 aprile del 1930, si spara un colpo di pistola al cuore; Virginia Woolf, il 28 marzo del 1941, si riempie le tasche di sassi e si lascia annegare in un fiume.
Il gesto, per tutti e due, è sovversivo e straniante. È una immagine potente che ci lasciano in eredità. Oggi, nel nostro inizio di secolo così simile a quello dell’epoca, quella immagine riecheggia. Ci troviamo di nuovo immersi in una realtà antitetica: il sogno del progresso e dell’evoluzione tecnica da una parte e i problemi tangibili che crisi e catastrofi ci portano nella vita di tutti i giorni.
Questa volta cosa farebbero Majakovskij e Virginia Woolf?
COMUNICARE SIGNIFICA CONDIVIDERE
Comunicare significa Condividere. Ma non basta. È necessario creare Dialogo.
Il mantra COMUNICARE significa CONDIVIDERE riportato nella homepage del sito vuole essere l’unico fil rouge degli articoli del blog.
Le forme estetiche che oggi la multimedialità offre per la condivisione di contenuti sono molteplici e di facile accesso. Tuttavia, nessuna forma di comunicazione riuscirà mai ad essere efficace se non instaura un DIALOGO.
Tutti i nuovi sistemi di rappresentazione multimediale permettono all’utente di interagire. L’utente può instaurare un vero e proprio dialogo con gli oggetti presenti online. L’utente ormai non esplora più un mondo, non guarda più passivamente uno schermo o un foglio di un giornale ma dialoga. E attraverso il dialogo può essere investito da riflessioni e domande, in pratica può conoscere attraverso un percorso di narrazione.
Nella multimedialità, molto spesso, non è dato a sapersi tra chi avviene questo dialogo: mittente e destinatario non si conoscono. In questo spazio sono le scelte editoriali a voler instaurare un dialogo. Ne è un esempio la condivisione nella homepage di un’opera d’arte di Lewis W. Hine: Lavoratrice in una fabbrica di cotone. Una fotografia scattata in North Carolina nel 1908. La fotografia assume in questo contesto un doppio significato: è sia opera d’arte che testimonianza. Racconto della realtà, bellezza artistica, straniamento.